Dediche e pensieri particolari per persone e luoghi a me cari

 

 

Chel che u capita nela vita u ma porta da sc’pes a dedicàa pensèe

e a ricordàa person. Per dedicàa pensèe a ghé una sc’fraca da motìiv:

da tüt chel che u vegn dal cöör, dai dichiarazion d’amòor, dai ricordi

da bagai, dala memoria da chel che a ghé capitàad, dai complean,

dai vari moment, dai salüt particolàar, dai ringraziament personai,

dai compliment.

 

Gli eventi della vita mi portano sovente a dedicare pensieri e a ricordare

persone. Per dedicare pensieri vi sono una infinità di motivi : da ciò che

viene dal cuore , dalle dichiarazioni d’amore dai ricordi d’infanzia ,

dalle memorie dei fatti , dai compleanni , dai vari giubilei , dai saluti

particolari , dai ringraziamenti personali , dai complimenti ...

 

 

 

      1       Ala mé mam / A mia madre

      2       Bagòt / Lacrime

      3       Ala mé dona / A mia moglie

      4       Ala mé tosa / A mia figlia

      5       I votantan dela mé mam / Gli ottantanni di mia madre

      6       Auguri a mio cognato Nicola Bellorno

      7       Alla zia Rica / A zia Enrica

      8       I sesantan dela mé sorela Franca

                I sessantanni di mia sorella Franca

      9       A zia Alba / A zia Alba

      10    L’Osc’teria ala Mota / L’Osteria alla Motta

      11     A Renata e Nicola

      12    Addio al vecchio stabile ex Pia Opera S.Luigi di Gordola

      13     El Bolasc’tro / Il Bolastro

      14    Grazie mam / Grazie mamma

      15    Chela tesc’tina bionda / Quella testina bionda

      16    La vita / La vita

      17     Bon complean / Buon compleanno

      18    Amò sempro inamoràad / Ancora sempre innamorato

      19    Don Walter … un prevedin nööv                                        

               Don Walter … un nuovo prete

      20    L’artisc’ta pitòor / L’artista pittore

      21    All’Artista e amica Giordi Bianda

      22   A l’Artisc’ta e amìis Rinaldo Sc’caglia

               All’Artista e amico Rinaldo Scaglia

      23    I düü sc’posit / I due sposini

      24    All’Artista Doris Morotti-Baechli

      25    Giordi Bianda ... l’artista che dipinge con il cuore ...

      26    I novantan dela mam / I novantanni della mamma

      27    Una dedica particolàar ala compagnia da teatro

               del “Graz” da Tener

               Una dedica particolare alla compagnia di teatro del

                “Grappolo” di Tenero

      28    El Don Aurelio Pianca... un prevet... un amìis...

                Il Don Aurelio Pianca... un prete... un amico...

      29    La Sira ... la nosc’tra “Signorina Maestra”..!

               La Sira … la nostra “Signorina Maestra”..!

      30    Un ogiada da sòo / Un raggio di sole

      31     I setantan del Vittorino         I settantanni del Vittorino 

 

 

                                                 

 

 

Ala mé mam

(Berna, Inselspital, 17 ottobre 1998)

 

Sentìi la tó vòos al telefon e pü rivàagh a parlàa.

Emozionas davanti ala corneta …

Piang’… cercàa da parlàa.

Parol sc’trozàad in gola …

L`è un atim … la pagüra da mia capis,

chel bofàa quatro parol … a sée per sentis visin …

per saludas… per fas corag’…

 

A mia madre

(Berna, Inselspital, 17 ottobre 1998)

 

Sentire la tua voce al telefono e non riuscire a parlare.

Emozionarsi davanti alla cornetta …

Piangere … cercare di parlare ... di reagire .

Parole strozzate in gola …

E’ un attimo, vi é la paura di non capirsi ...

quel soffiare quattro parole ...

abbastanza per sentirsi vicini …

per salutarci … per farci coraggio…

 

 

 

 

Bagòt

(Berna, Inselspital, 17 ottobre 1998)

 

In un lec’ d’osc’pedàa, una sira da otober ...

sc’finìid e sc’tremìid i ma dai la sentenza:

“podom mia sc’peciàa…a devom operàa..!”

Dificil trovàa i parol ... dificil reagìi…

Bagòt…

A som rivàad chi ala matina pien da sc’peranza,

convinto da tornàa indrè sübit ...

Ma chel dotorin l`è ciàar in di só parol:

“mia fermàs incöö u vör dìi fàa l`ültim viac’ ”..!

Bagót che borla gió … che scivola sül cüsin …

I mé e chi dela mé dona …

Bagót sincéer, d`amòor e da dolòor …

Cercàa da fas corag’ insema …

Bagót circondàat d`amòor…

 

Lacrime

(Berna, Inselspital, 17 ottobre 1998)

 

In un letto d`ospedale ... una sera di ottobre ...

sfinito e spaventato mi hanno dato la sentenza:

“non possiamo aspettare dobbiamo operare ..!”  

E’ difficile trovare le parole ... é difficile reagire .

Soltanto lacrime ..!

Sono arrivato qui alla mattina pieno di speranza,

convinto di tornare indietro subito !

Ma quel dottorino è stato chiaro nelle sue parole:

“non fermarsi oggi vuol dire fare l`ultimo viaggio”..!

Lacrime... che cadono giú … che scivolano sul cuscino …

Le mie ... quelle di mia moglie …

Lacrime sincere, di amore e di dolore …

Cercare di farsi coraggio insieme …

Lacrime circondate d`amore …

 

 

 

 

Ala mé dona

(Berna, Inselspital, 18 ottobre 1998)

 

Grazie per tüc’ i parol, i gesc’ti,

i lacrim nasc’condüüd,

i parol sc’trozàad in gola.

Grazie per vès chi visin a mi.

I öc’ che sa cerca,

i labri che s`avisina … un basin d`amor.

In una sc’tanza brüta e malinconica a ghé rivàad la lüüs,

a ghé rivàad el sòo …

a sé verdüüd el ciel …

perché ti sé rivada ti.

 

A mia moglie

(Berna, Inselspital, 18 ottobre 1998)

 

Grazie per tutte le parole, i gesti,

le lacrime nascoste, le parole spente in gola.

Grazie per essere qui vicino a me.

Gli occhi che si cercano,

le labbra che si avvicinano … un bacio d`amore.

In una stanza brutta e malinconica è arrivata la luce,

è arrivato il sole …

si è aperto il cielo …

perché sei arrivata tu.

 

 

 

 

Ala mé tosa

(Berna, Inselspital, 22 ottobre 1998)

 

I öc’ sc’cavàat, la facia tirada, in un atim i sc’parìs …

el nervòos l` è pasàad, el sc’tremizi anca.

Eco,ti sé bela come sempro …

te visc’t con i tó öc’ che a som amó vìiv,

che ades a sc’to ben.

I moment brüt ié pasàad…

Ades a podom amò rìid.

Anche grazie a ti ades a som guarìid.

 

A mia figlia

(Berna, Inselspital, 22 ottobre 1998)

 

Gli occhi scavati,la faccia tirata, in un attimo spariscono …

il nervoso è passato, lo spavento anche.

Ecco,sei bella come sempre …

hai visto con i tuoi occhi che sono ancora “vivo” ...

che adesso sto bene.

I momenti brutti sono passati …

Adesso possiamo ancora ridere ...

anche grazie a te adesso sono guarito ..!

 

 

 

 

I votant`an dela mé mam

(Tenero, 20 luglio 2001)

 

E inscì , anche per ti mam a ghé rivàad i votant`an …

Ti ghé avüüt la vita düra ...

ma anche una famiglia sicüra …

Quando la tesc’ta l`era amò mia bianca

per prim a ghé rivàad la Franca…

Dopo un para d`an , in un'altra data, a ghé rivàad anche la Renata …

U mancava però el masc’cet e alora eco l`Oswaldo con i so gambet…

Pasàad amò un po’ da temp ghé rivàad el Rico a fam tüc’ content…

E dopo avanti con gener , nöra , fiöö e fiörit ...

e avanti anche con i neodit ..!

Ades , tra un po’ da salüt e un quai malan

a fesc’tegiom el tò complean…

Nüm quatro fiöö a vörom dat ,

l`è mia tanto né... l`è domà un “milanto”…

inscì , magari in un alberghèt ,

in una bela sc’tanza,

ti podré fàa una bela vacanza ..!

 

Gli ottant’anni di mia madre

(Tenero, 20 luglio 2001)

 

E cosi, anche per te mamma, sono arrivati gli ottant’anni!

Hai avuto una vita dura ... ma anche una famiglia sicura …

Quando la testa non era ancora bianca

per prima è arrivata la Franca…

Dopo un paio d’anni, in un'altra data, é arrivata anche la Renata…

Mancava pero’ il maschio e allora ecco l’Oswaldo …

Passati un po’ i tempi é arrivato l’Enrico a farci tutti contenti…

E dopo ... avanti con i generi, nuora, nipoti ...

e avanti anche con i nipotini ..!

Adesso,tra un po’ di salute

e un qualche malanno,

festeggiamo il tuo ottantesimo compleanno …

Noi quattro figli vogliamo darti,

non è tanto ... è soltanto un “millanto”…

così, magari in un piccolo albergo e in una bella stanza,

potrai fare una bella vacanza ..!

 

 

 

Auguri a mio cognato Nicola Bellorno

(Tenero, 15 gennaio 2002 - Articolo pubblicato sui giornali)

 

Auguri di buon compleanno (oggi 15.01.2002) e soprattutto complimenti. Nicola é stato messo in questi giorni a meritato riposo dopo ben 41 anni di fedeltà al lavoro presso la Cartiera di Tenero. Egli é arrivato da noi emigrante, accompagnato dalla madre e dalle tre sorelle, nel lontano 1960. Giovanotto dalle belle speranze si é subito integrato ed ha avuto modo di farsi apprezzare da tutti. Ora avrà tutto il tempo per godersi la vita e soprattutto “l’apprendistato” di nonno a tempo pieno.

Ancora complimenti e auguri da amici e parenti.

 

 

 

 

Ala zia Rica

(Tenero, 10 luglio 2002)

 

Oramai u fa part dela vita

e i vontant’an ié rivàad anche per la zia Rica.

E si ... ié votanta ... e la felicità l’é tanta.

Da ti a g’avrem sempro tüc’ un bel esempi:

con la tò vitalità ti sé riüscida a cancelàa i tempi ...

Quando a serom bagai in fondo l’é sc’tai bel:

per merit tò em imparàad da sicüür tüc’ i casel

Tüc’ i volt che a s’incontravom l’era un lavoràa da tesc’ta ...

Incöö però l’é la tò fesc’ta ...

Sü con la vita ..!

Tanti augüri zia Rica ..!

 

Alla zia Enrica

(Tenero, 10 luglio 2002)

 

Oramai fa parte della vita ...

e gli ottant’anni sono arrivati anche per la zia Enrica.

E si ... sono ottanta e la felicità é tanta.

Di te avremo sempre tutti dei bei esempi:

con la tua vitalità sei riuscita a cancellare i tempi ...

Quando eravamo bambini in fondo é stato bello:

per merito tuo abbiamo imparato di sicuro a fare i calcoli aritmetici ...

Tutte le volte che c’incontravamo era un “lavorar di testa”...

Oggi però é la tua festa ...

Su con la vita ..!

Tanti auguri zia Enrica ..!

 

 

 

 

I sesant’an dela mé sorela Franca

(Mergoscia, 31 ottobre 2002)

 

Che i sia tanti, o che magari i ta somea trop ...

nisün i déev provàa a tacaten là ...

nisün però i pò tiraten via ...

chi che ghé a ghé !

L’é vera ... un pò i pesa...oramai ié sesanta !

Ma ricordet Franca ... l’é el sc’pirit dela persona che cünta !

L’é véegh la fortüna dela salüt...

sentis vìiv ... sentis sempro visc’còor...

nàa in avanti senza pagüra ...

sc’peciàa content i prosim an

per fesc’tegiàa tanti altri complean !

 

I sessant’ anni di mia sorella Franca

(Mergoscia, 31 ottobre 2002)

 

Che siano tanti o che magari ti sembran troppi ...

nessuno deve provare ad aggiungerne ...

nessuno però potrà toglierne quelli che ci sono...(ormai ci sono) !

È vero ... un pò pesano ... oramai sono sessanta !

Ma ricordati Franca ... é lo spirito della persona che conta !

È avere la fortuna della salute ... sentirsi vivi ...

sentirsi sempre in forma ... avanzare senza paura ...

aspettare felice i prossimi anni ...

per festeggiare tanti altri compleanni !

 

 

 

 

A zia Alba

(Gordola,maggio 2004)

 

E inscì , anche per ti zia Alba ,

a ghé rivàat i votant’ann ..!

Se ti ga pensi ... l’é una fortüna ...

l’é un quaicos da verament bel ...

si perché a sìi riüscìit a pasàa i votanta tüc’ tre i sorel

Sc’perando da vedet sempro contenta ,

con salüt e tanta felicità ,

a ta aügüri per i tò votant’an

un Bon Complean ..!

 

 

 

A zia Alba

(Gordola, maggio 2004)

 

Ed é così che anche per te zia Alba,

sono arrivati gli ottant’anni ..!

Se ci pensi é una fortuna ...

é una cosa di quelle veramente belle ...

si perché siete riuscite a passare

gli ottanta tutte e tre le sorelle ...

Sperando di vederti sempre contenta,

con salute e tanta felicità,

ti auguro per i tuoi ottant’anni

uno dei migliori compleanni !

 

 

 

 

 

L’Osc’teria ala Mota

(dedicada ala Fiorella e al Celio Togn - Briom Verzasc’ca,

15 dicembar 2004)

 

Se ti vöri pasàa un bel moment in alegria

va ala Mota e fermet a l’Osc’teria ...

setàat giò visin al camin

te podré güsc’tàa un bon bicéer da vin ...

Da sicüür ti troveré una bela compagnia

e la Fiorella e el Celio i ta darà un bel piat da simpatia ...

Chi quatro parol a sa pò amò fai ...

chi quaicos da bon e da nosc’tran a sa pò amò mangial ...

In bona compagnia e con tanta alegria

ala fin però ... u sarà dificil nàa via ..!

 

L’Osteria alla Motta

(dedicata a Fiorella e Celio Togni - Brione Verzasca, 15 dicembre 2004)

 

Se vuoi trascorrere un bel momento in allegria

va alla Motta e fermati all’Osteria ...

Seduto vicino al camino

potrai sempre gustare un buon bicchiere di vino ...

Di sicuro troverai una bella compagnia

e dalla Fiorella e dal Celio riceverai un bel piatto di simpatia ...

Qui quattro chiacchiere si possono ancora fare ...

qui qualcosa di buono e di nostrano si può ancora mangiare ...

In buona compagnia e con tanta allegria

alla fine però ...   di qua diventa difficile andar via ..!

 

 

 

 

A Renata e Nicola

( Tenero, aprile 2005 per il compleanno di mia sorella Renata

e il suo 40° di matrimonio con Nicola)

 

Se il giardino hai coltivato

sicuramente tutto hai amato ...

In un campo di fiori

resistono i veri amori ...

Nel vostro roseto in fiore

vi é sempre un gran profumo d’amore !

 

 

 

 

 

Addio al vecchio stabile ex Pia Opera S.Luigi

(Gordola, 7 dicembre 2005 - Articolo pubblicato sui giornali)

 

Era stato costruito negli anni trenta ed ha servito in diverse maniere e fino a pochi giorni fa la popolazione di Gordola . Negli ultimi freddi giorni di novembre é stato abbattuto . E d’improvviso una nuvola di polvere si alzò . Le ruspe della ditta incaricata hanno ormai eseguito il lavoro necessario di demolizione . Della ex Pia Opera S.Luigi di Gordola vi sono oramai solamente le macerie . Ora di quel vetusto fabbricato rimangono solo i ricordi . Quelli delle innumerevoli generazioni di bambini che nei locali dell’asilo vi hanno trascorso parte della propria vita . In quanti da adolescenti e anche da adulti ci siamo seduti su quelle sedie a schiera e ci siamo divertiti seguendo sullo schermo le gesta di Peppone e Don Camillo . Ci siamo anche commossi dalle altrettante artistiche gesta di Mosé e di Spartacus . Per molti anni quelli della mia generazione nella sala teatrale hanno potuto seguire ed applaudire i bravissimi attori come Quirino Rossi , Ettore Gambonini , Peppo Jola , Zita Brughelli , Anna Togni e molti altri . Su quel palcoscenico ho avuto l’onore di salirci anch’io a recitare e in quei giorni in cui la demolizione era in atto un nodo mi ha stretto la gola . Forse é la nostalgia , o forse é quella polvere del palcoscenico che un attore non riesce a dimenticare mai .

 

 

 

 

El Bolasc’tro

(Grüpet da cà rüsc’tich in Val d’Osola-teritori da Briom Verzasc’ca)

 

Bolasc’tro , sìid d’amòor...

Quando a devi nàa via e lasàt a ma sa sc’paca el cöör ...

L’é chi che a pasi i mé giornàad ...

L’é chi che a podi vìiv in santa pàas...

Chi a som sempro content e a resc’piri...

Ala matina , quando sa sc’morza la lüna ,

nel mé bel riposàa a ma somea da dromìi in una cüna ...

Süi ciüf d’erba e süi piant l’é tüt una roba lüsc’tra ...

L’é li che la rosada la sé pondada ...

Föra dal bosc’ch , lontan da alnisc’ e niscioràa ,

da vedée l’é tüt un fiòor ...

A guardàa ben quando u ga pica là el sòo

i somea diamant d’amòor ...

L’é per chel che chi al Bolasc’tro

a ma sa impienis da belez el cöör ..!

 

Il Bolastro

(gruppetto di case rustiche in Valle Osola- Brione Verzasca)

 

Bolastro , posto d’amore ...

Quando devo lasciarti ed andarmene via mi si spacca il cuore ...

E’ qui che ogni tanto passo le mie giornate ...

E’ qui che posso vivere in santa pace...

Qui sono sempre felice e respiro ...

Al mattino , quando si spegne la luna ,

nel mio bel riposare mi sembra di dormire in una culla...

Sui ciuffi d’erba e sugli alberi é tutto un luccicare...

E’ li che la rugiada si é posata ...

Fuori dal bosco , lontano da ontani e noccioli ,

da vedere é tutto un fiore ...

A guardar bene quando gli si riflette il sole

sembrano diamanti d’amore ...

E’ per questo che qui al Bolastro

mi si riempie sempre di bellezze il cuore..!

 

 

 

 

 

Grazie mam

(dedicada ala mé mam)

 

A go vìiv nela memoria

i tò cavìi che i diventava d’argent...

A ma vegn quasi i brividi

pensando al temp che ti m’acarezavi i rizolit biond ...

Ades a som mi che a carezi i tò cavìi bianch ...

Ades la tò tesc’ta adasi adasi la sa piega in giò ,

la vòos la manca e el tò corp l’é sc’trach ...

Ma ti te mé dai la vita ...

ti mé cresüüd e edücàat ...

A cercherò da sc’tat visin e am droperò a iütat ...

Grazie mam ,

l’é una fortüna che ti ga sé ..!

 

Grazie mamma

(dedicata a mia madre)

 

Ho sempre viva nella memoria

la tua bella chioma che diventava argentea ...

Risento un tenue brivido

di quando i miei riccioli biondi con grande amore accarezzavi ...

Ora sono io che tiepidamente sfioro la tua chioma bianca ...

Ora il tuo capo lentamente reclina ,

la tua voce é ormai roca e il tuo corpo é stanco ...

Ma tu mi hai dato la vita ...

mi hai accudito ed educato

Cercherò di starti vicino e mi impegnerò ad aiutarti.

Grazie mamma ,

é una fortuna averti !

 

 

 

 

Chela tesc’tina bionda

(dedicada ala mé tosa)

 

Chela tesc’tina bionda ...

orgoli da tüta la famiglia ...

Una tesc’tina bionda vorüda con amòor

e cresüda con onòor ...

con chi bei rizolit doràat

che corendo nel vent iera quasi sempro sc’pecenàat ...

Chela tesc’tina bionda da tosa adorada ...

Una tesc’tina bionda che incöö granda l’é diventada ...

ma che visin a pà e mam volentera l’é resc’tada .

 

Quella testina bionda

(dedicata a mia figlia)

 

Quella testina bionda ...

orgoglio di tutta la famiglia ...

Una testina bionda voluta con amore

e cresciuta con onore ..

con quei bei riccioli dorati

che correndo nel vento erano quasi sempre spettinati ...

Quella testina bionda di figlia adorata ...

Una testina bionda che oggi grande é diventata

ma che vicino a papà e mamma volentieri é restata ..!

 

 

 

 

La vita

(dedicada al Don Walter Signorot nel dì dela sò nomina a Diacono – Ferrara 8.12.05)

 

La vita l’é per tüc’ un sentée lungh e sc’trenc’ ...

La vita l’é per tüc’ una sc’trada lunga e sc’trana ...

Ma la vita la pò vés per tüc’ anca una roba bela , dolza e sana ...

La vita l’é però per tüc’ un quaicos da dificil da süperàa ...

L’é un sentée che diventa sc’trada ...

L’é una sc’trada indoa a sa còor e sa viagia

L’é una colina sempro in salida ...

L’é una montagna che tanti volt l’é trop in pée ...

Ma la volontà da l’om però la sorpasa tüt

E alora ghé mia sentée che tegn ,

ghé mia salida che frena ,

a ghé mia rocia che bloca ...

A ghé domà la vöia ,

a qualsiasi prezi e in mez a tanti magagn ,

da vörée rivàa in cima e vegh un bon doman ...

 

La vita

(dedicata a Don Walter Signorotti nel giorno della sua nomina

a Diacono – Ferrara, 8 dicembre 2005)

 

La vita é per tutti un sentiero lungo e stretto ...

La vita é per tutti una strada lunga e strana ...

Ma la vita può essere per tutti anche una cosa bella , dolce e sana ...

La vita é però per tutti un qualcosa di difficile da superare ...

E’ un sentiero che diventa strada ...

E’ una strada dove si corre e si viaggia ...

E’ una collina sempre in salita ...

E’ una montagna che molte volte é troppo ripida ...

Ma la volontà dell’uomo sorpassa tutto

E allora non c’é sentiero che tiene ,

non c’é salita che frena ,

non esiste roccia che blocca ...

C’é soltanto la volontà ,

a qualsiasi prezzo e in mezzo a molti problemi,

di voler arrivare in cima ed avere un buon domani.

 

 

 

 

Bon complean

(Gordola, 16 marzo 2006)

 

Magari te credi che i sia trop ...

opüür a ta pàar che i sia tanti ...

l’é vera ... un pò i pesa ...

nisün però i pò tiraten via chi che ghé ... i ghé !

Oramai ié ... no ... ciapa mia pagüra ... al disom mia ..!

L’é el sc’pirit chel che cünta !

L’é véegh la fortüna dela salüt ...

sentis vìiv ... sentis sempro visc’còor nàa in avanti senza pagüra ...

e sc’peciàa content i prosim an

per fesc’tegiàa tanti altri compleann

Però ... guarda ... a t’asicürom né ...

che quando ti l’an che vegn ti faré i sesantün ...

tüc’ nüm a ghel diserem a nisün ..!

 

Buon compleanno

(Gordola, 16 marzo 2006)

 

Magari tu credi che siano troppi ...

oppure ti pare che

siano tanti é vero ... un pò pesano ...

nessuno però te ne

potrà mai togliere ...

quelli che ci sono ci sono .

Oramai sono ... no ... non aver paura ...

non lo diciamo a nessuno ..!

E` sempre lo spirito che conta ...

E`avere la fortuna della salute ... sentirsi vivi ...

sentirsi sempre in forma ... andare avanti senza paure ...

e aspettare felici i prossimi anni

per festeggiare molti altri compleanni ...!

Però ... guarda ... ti assicuriamo che,

quando l’anno prossimo compirai i sessantuno ...

noi non lo diremo a nessuno ..!

 

 

 

Amò sempro inamoràad

(dedicada ala mé dona chel dì che a sem diventàad noni –

20 novembro 2006)

 

Quando a ghérom , ti dersét e mi disc’dot an ,

em cominciàad tenerament a tegnìs per man .

Nel temp e ni an a sem cresüüd

e tanto ben a sem vorüüd .

Un quai an dopo ,

sempro tüc’ düü tanto inamoràad ,

ai pé del’altàar insema a sem inginügiàad .

El nosc’t amòor l’é sc’tai benedìit

e el Don Arnoldo Antorin insema u ma ünìit .

Pöö em creàad una famiglia ...

la nosc’tra famiglia ... picola ma sana ...

e con tanto orgoli a sem diventàad pà e mama .

Ades ormai ié pasàad püsée che quarant’an

ma mi e ti , per fortüna nosc’tra ,

a sem amò chi a tegnis per man .

Con un pò da fortüna a sem pasàad in mez a

tanti moment da dolceza .

Come tüc’ anche nüm em dovüüd pasàa però

in un quai moment d’amarezza .

Ma la vita la ma riservàad l’amòor

e amò incöö u ma palpita fort el cöör .

Em fai un calcol giusc’t per sempro risc’petas

e insema a sem riüscìid per tanti an a soportas .

Incöö come alora la vita la continua ...

in manera sempro bona ...

ma con in pü una felicità növa ...

chela da sentis ciamàa anca nono e nona .

 

Ancora sempre innamorati

(dedicata a mia moglie il giorno in cui siamo diventati nonni –

20 novembre 2006)

 

Quando avevamo , tu diciassette ed io diciott’anni ,

abbiamo comiciato teneramente a tenerci per le mani .

Nel tempo e negli anni siam cresciuti

e tanto bene ci siamo voluti .

Un qualche anno dopo ,

sempre tutti e due tanto innamorati ,

ai piedi dell’altare assieme ci siamo inginocchiati .

Il nostro amore é stato benedetto

e il Don Arnoldo assieme ci ha unito con rispetto.

Poi abbiamo creato una famiglia ...

la nostra famiglia ... piccola ma in sanità ...

e con tanto orgoglio siamo diventati mamma e papà .

Adesso son passati oltre quarant’anni

ma io e te , per fortuna nostra ,

siamo ancora qui a tenerci stretti per le mani .

Con un pò di fortuna abbiamo attraversato

tanti momenti di dolcezza .

Come tutti anche noi però siamo passati

in un qualche momento di amarezza .

Ma la vita ci ha riservato l’amore

e ancora oggi ci palpita forte il cuore .

Abbiamo fatto il giusto calcolo per rispettarci

e assieme siamo riusciti per molti anni a sopportarci .

Oggi come allora la vita continua ...

in maniera sempre buona ...

ma con in più una felicità nuova ...

quella di sentirci chiamare anche nonno e nonna .

 

 

 

 

Don Walter ... un prevedin nööv...

(Dedicada al Don Walter Signorot nel dì dela sò nomina a Prevet –

Gordola / Ferrara 7/8.10.2006)

 

Sabat 7 e domeniga 15 otober dü mila sées ...

Sia a Ferrara nela Catedral,

inscì come a Gordola in Gesa ,

a sem in tanti a sc’pecial ...

Chesc’ti é dò giornàad particolàar per diversa gent ...

e a sem chi tüc’ a sc’petàa con tanto sentiment ...

In pée, dadré a l’altàar,

minüdro nel sò vesc’tì nööv,

ma tanto emozionàad quasi come un bagai

davanti al püsée bel regal dela sò vita,

con i öc’ bagnàad dai bagot a ghé ...

el Don Walter Signorot ...

E da incöö, nela cà del Signòor,

per nüm a ghé un prevedin nööv ...

e quando u darà la benedizion ...

per tüc’ i present la sarà una grand emozion ...

Con la facia rigada dai bagot,

setàad in di banch in mez a l’altra gent,

a ghé una mam, un pà e düü fradei che in chesc’to bel moment insema i sa sc’tring’...

El cito cito dela gesa l’é rot da quaidün che,

per cantàa in onòor del Signòor ,

u cerca a tüc’ i cosc’ti da sc’ciaris la vòos ...

Ala fin tüc’ i fa el segn dela cròos e adasi adasi, prima da nàa via ...

quasi sot vòos ... i cünta sü un’ Ave Maria ...

 

Don Walter...un nuovo prete...

(Dedicata a Don Walter Signorotti nel giorno della sua nomina a Prete

Gordola / Ferrara 7 / 8. 10. 2006)

 

Sabato 7 e domenica 15 ottobre 2006,

sia a Ferrara nella Cattedrale così come a Gordola suo paese natale ,

in Chiesa siamo in tanti ad aspettare...

Questi son due giorni particolari per diverse persone ...

e siamo qui tutti con molto sentimento

ad attendere questo bel momento...

In piedi , dietro all’Altare esile nel suo nuovo vestito,

quasi come un bimbo emozionato

davanti al più bel regalo che nella vita ha ricevuto,

con gli occhi inumiditi dalle lacrime ,

come noi tutti, c’é il Don Walter Signorotti ...

Da oggi , nella casa del Signore,

per noi c’é un nuovo prete...

e quando darà la benedizione

per tutti i presenti sarà una grande emozione ..!

Con il viso bagnato dalle lacrime,

seduti nei banchi tra le altre genti,

vi é una mamma, un papà e due fratelli

che assieme si stringono in questi bellissimi momenti ...

Il silenzio della Chiesa é rotto da qualcuno che,

per cantare in onore del Signore,

tenta di rischiararsi la voce...

Alla fine tutti fanno il segno della croce ...

e piano piano, prima di andar via, quasi sotto voce ...

pregano dicendo con il cuore un Ave Maria...

 

 

 

 

 

L’artisc’ta pitòor

(dedicada a l’Artisc’ta - pitòor e grand amìis Fausto Corda –

Gordola, 6 ottobre 2007)

 

Che u sia dì o che u sia nöc’ ...

che u sia cald o che u sia frec’...

per lüü u fà nesüna diferenza ..!

Quando ga salta el “birlo” u sa sera denta nel sò bügigatol

e u s’infila sü un sc’cosàa,

che in origin u doveva vés bianch,

ma che ades un somea pü domà

a una mügia da arcobaleni che coloris el mond...

Un cavalét... un quai vasét da pitüra a oli  

sc’pandüüd sül tavol da lavòor...

un penel in di man...

una tela tirada e inciodada ala bona sü quatro lisc’ton ...

un lapis magari senza punta ...

una tavoloza sc’paciügada scià e là ...

L’é l’artisc’ta che comincia a lavoràa...

U sc’paciüga tel... u crea paesag’...

u fa risaltàa i gamel brüt e anca i bei fac’...

E sc’chisciando là i colòor süla tela u coloris la nosc’tra vita ...

la nosc’tra manera da vìiv... el nosc’t bel mond...

 

L’artista pittore

(dedicata all’Artista - pittore e grande amico Fausto Corda –

Gordola, 6 ottobre 2007)

 

Che sia giorno o che sia notte...

che sia caldo o che sia freddo per lui non fa nessuna differenza ...

Quando gli “gira”, quando arriva l’ispirazione,

si richiude nel suo atelier e si infila un grembiule,

che in origine doveva essere bianco,

ma che ora sembra solamente

a una moltitudine di arcobaleni che coloriscono il mondo...

Un cavalletto ... un qualche vasetto di pittura a olio

sparso sul tavolo di lavoro

un pennello fra le mani ...

una tela tirata e fissata alla buona su quattro listoni ...

una matita magari spuntata ...

una tavolozza pasticciata quà e là ...

é l’artista che inizia il suo lavoro ..!

Pasticcia tele ... crea paesaggi ...

fa risaltare i brutti visi e anche le belle facce ...

E schiacciando là i colori sulla tela ... pittura la nostra vita ...

la nostra maniera di vivere ... il nostro bel mondo ...

 

 

 

 

 

All’Artista e amica Giordi Bianda

(Gordola, 3 ottobre 2008)

 

Cara Giordi,

tu non ti sei mai racchiusa nel tuo guscio

e hai sempre vissuto intensamente la tua vita ,

dimostrando tanto coraggio ...

Tu sorridi al mondo intero combattendo tenacemente il destino ...

Ora ci doni le tue espressioni ,

regalandoci come in una dolce sinfonia ,

tutti i colori del mondo intero ...

Ammirando le sfumature muschiate di un onda

hai scoperto il giusto umore di tutto ciò che ci circonda ...

Con la tua arte ci insegni che tutto al mondo ha un colore

e ci dimostri che tutto esprime amore ...

Complimenti Giordi

e Auguri di tutto cuore !

 

 

 

 

A l’Artisc’ta e amìis Rinaldo Sc’caglia

 

Caro amìis Rinaldo ...

mi a credi da mia sc’baiam

nel dìi che la tò vöia da esc’primes in pitüra

la comincia tüc’ i dì ala matina sübit ...

quando te salti föra dal balin

e te amiri el mond guardando dala finesc’tra dela cüsina ...

A ma pàar da vedet lì ... con in man la tazina del café,

quando, dato che la salüt per fortüna “la tegn”,

a piena rasòn ti ta senti come un re ...

Davanti a ti a ghé i colòor del mond che i sa mesc’cia insema

che i risc’plend süla bora di piant ... con la föia che nàs ...

e con i ram che, sc’posc’tàad dal vent, adasi adasi i trema ...

L’é lì da sicüür che la comincia l’aventüra

che la fà nàs , sc’tampada sü una tela, una növa e bela figüra ...

Chel vés oservadòo al punto giüsc’t ...

chel sc’tüdiàa el müür d’una cà sas per sas ...

chel guardàa pioda per pioda el téc’ d’una sc’tala ...

chel memorizàa i colòor d’una barcola .

Chel tornàa indré col pensée ni an pasàad ...

nel temp ormai che pürtrop l’é già sc’capàad ...

La memoria da quando ti fasevi “el posc’tin” ...

avanti e indré in di sc’tràad da Loson e da Arcegn ...

denta e föra di sc’trec’

a fotografàa con i öc’ tüt chel che l’é nööv,

ma anca tüt chel che a ghé resc’tàad da véc ’...

Ades che ti sé in pension a sa pò vedet

col cavalet piazàad in riva a un fiüm o in mez a un pràad,

intant che ti carezi con i penei la tela

indoa ti ga pitüri sü un altra vita bela ...

 

All’Artista e amico Rinaldo Scaglia

 

Caro amico Rinaldo ...

credo di non sbagliarmi

se dico che il tuo desiderio di esprimerti in pittura

inizia tutti i giorni ... alla mattina ... subito ...

quando ti alzi dal letto e ammiri il mondo

guardando fuori dalla finestra di cucina ...

Mi sembra di vederti lì ...

con tra le mani una tazzina di caffé,

quando, visto che per fortuna la salute “tiene”,

a piena ragione tu ti senti come un re ...

Davanti a te ci sono i colori del mondo che si mischiano assieme ...

che risplendono sui tronchi degli alberi...

con le foglie che nascono ...

e con i rami che, spostati dal vento, piano piano vibrano ...

Ed é lì sicuramente che inizia l’avventura che fa nascere,

stampata su di una tela, una nuova e bella figura ...

Quell’essere osservatore al punto giusto ...

quello studiare il muro di una casa sasso dopo sasso ...

quel guardare tutte le piode che compongono di una stalla il tetto...

quel memorizzare i colori di un bel fiore

o di una staccionata così da poterli dipingere in modo perfetto.

Quel tornare indietro con i pensieri del passato ...

nel tempo che oramai purtroppo se ne é andato ...

La memoria di quando facevi “il postino”

avanti e indietro nelle strade di Losone e di Arcegno

dentro e fuori dalle viuzze

a fotografare con gli occhi persino le semplici pagliuzze ...

Ora che sei al beneficio della pensione

ti si può vedere con il cavalletto piazzato in riva ad un fiume

o in mezzo ad un prato,

mentre accarezzi con i pennelli la tela

dove dipingi un altra vita bella ...

 

 

 

 

I düü sc’posit

(Dedicada ala Rita e a l’Elmo Corda)

 

El prim da giügn del mila növ cent sesantot

i giardìt in piaza a Tener iera tüc’ in fiòor

e dato che in chel dì lì i coronava el sögn d’amòor

ala Rita e a l’Elmo a ga trabalava da sicüür el cöör

Tüt l’é nai ben ... tüt l’é filàat via lisc’ come l’oli

e ala fin dela giornada

l’é rivada una bela sorpresa grazie al pà Aureli ...

Sü visin ai giardit fiorìid a ghera la posibilità da véegh un nööv lavòor

e i düü sc’posit i la ciapàad in man sübit con tüt el cöör ...

Da chel dì lì i sé pü movüüd da l’edicola ...

in chesc’ti quarantün an e mez ié sempro sc’tai present

e con tanta simpatia ià servìid tüc’ i client ...

Iütàad dala zia Esc’terina, dala Katia e dala Yvonne

in chesc’ti an ià cognosüüd una mügia da person ...

Ià pasàad una vita intrega in mez a libri, giornai e rivisc’t ...

tra sc’chedin del lot, caramel e ciocolatit ...

I ga sempro avüüd una bona parola per tüc’

e da amìis ades i ga na tanti perché in di an i na fai a müc’...

El 28 da novembro del dümila nööv,

dopo véegh tanto lavoràad,

i ciàav da l’edicola a un giovinot però ià consegnàad...

I an dela gioventü l’é vera ... oramai ié pasàad ...

e da ades in avanti per la Rita e l’Elmo

a ga sarà praticament una vita növa...

E l’é giüsc’t inscì ...

perché dopo vegh bütàad dadré ai sc’pal tanti an da lavòor

da ades i narà in avanti tüc’ düü a ricéev amò püsée amòor ...

Ié circondàat da una bela famiglia...

i ga visin fiöö e neodit... che i regala a tüc’ düü tanta felicità e aiüt...

Augüri cari Rita e Elmo...

augüri da nüm tüc’

e che per vialtri da ades in avanti

a ga sia tanta salüt

e che ga sia mai tempi brüt ...

 

I due sposini

(dedicata a Rita e Elmo Corda, 28 novembre 2009)

 

Il primo giugno del mille novecento sessantotto

i giardini in piazza a erano tutti in fiore ...

e dato che in quel giorno coronavano il loro sogno d’amore

alla Rita e all’Elmo gli “traballava” sicuramente il cuore ...

Tutto é andato bene ... tutto é filato via liscio come l’olio

e alla fine della giornata

arrivò una grande sorpresa grazie al papà Aurelio :

nei pressi dei giardini fioriti c’era la possibilità di un nuovo lavoro

e i due sposini lo accettarono di tutto cuore ...

Da quel giorno non si sono mai mossi dall’edicola...

in questi quarantun anni e mezzo sono stati sempre presenti

e con tanta simpatia hanno servito tutti i loro clienti ...

Aiutati dalla zia Ernestina, dalla Katia e dalla Yvonne

in questi anni hanno conosciuto molte persone ...

Hanno trascorso una vita intiera in mezzo a giornali,

riviste e libricini ...

tra schedine del lotto, caramelle e cioccolatini ...

Hanno sempre avuto una parola buona per tutti

e di amici ne hanno tanti perché ne hanno fatti a “mucchi”...

Il 28 novembre del duemilanove, dopo aver tanto lavorato,

le chiavi dell’edicola ad un giovanotto però hanno consegnato ...

Gli anni della gioventù é vero ... ormai sono tempo andato ...

e per la Rita e L’Elmo da ora in avanti

ci sarà praticamente una vita nuova e ne saranno contenti ...

Ed é giusto così ...

perché dopo aver buttato alle spalle molti anni di lavoro

d’ora in avanti ambedue riceveranno ancora tanto amore ...

Hanno una bella famiglia ...

sono circondati di felicità ...

hanno vicino figli e nipotini ... e tutti regalano loro tanta serenità ...

Auguri cari Rita e Elmo ...

auguri da noi tutti

e che per voi d’ora in avanti

ci sia tanta salute e non ci siano mai tempi brutti ...

 

 

 

 

All’Artista Doris Morotti-Baechli

(Quartino, 3 settembre 2010)

 

I colori sono pronti ... il cavalletto é piazzato ...

la tela é tesa e la tavolozza é stretta nella mano...

Gli occhi, magari inumiditi dalle lacrime,

cercano la giusta luce fuori dalla finestra ...

Il vento che muove le foglie ...

le onde del lago che si infrangono sulla riva ...

i canneti che traballano ...

Ecco ... in un attimo hai trovato il giusto soggetto

che può essere una panchina ... un prato ... un tetto ...

e pian piano anche oggi nasce una nuova opera ...

E’ così che al mondo tu hai dato un altro regalo ...

un quadro nuovo ... un qualcosa di veramente bello ...

ed il risultato é qui da vedere ...

é come guardare un cielo sempre pieno di stelle ...

 

 

 

 

Giordi Bianda ... l’artista che dipinge con il cuore ...

(Locarno, 10 giugno 2011)

 

Disegni e pitture uscite dal cuore

con molto sentimento ...

disegni , pitture e parole

che arrivano direttamente dall’anima e dal cuore ...

parole scritte con il cuore ...

parole disegnate con tanto amore ...

parole e pitture che ci insegnano la vita ...

parole e colori per la vita ...

parole e pitture per tutto quanto ci sta attorno ...

parole che arrivano direttamente dal cuore

e vengono stampate nella pittura ...

parole e sentimenti ...

parole mescolate con i colori in opere che parlano d’amore ...

Ogni giorno il colore del cielo fa risaltare la luce di tutte le stelle ...

ma la stella più bella risalta qui ... in mezzo a noi ...

é l’Artista Giordi con i suoi colori ... è

l’Artista Giordi con il suo grande cuore ...

 

 

 

 

 

I novant’an dela mam

(Tenero, 20 luglio 2011)

 

E l’é rivàad anca el dì che u someava tanto lontan ...

el dì del tò complean ...

chel che ti compisi i novant’an ..!

E nüm a sem chi tüc’ per fesc’tegiai con ti ..!

A sem chi come tüc’ i dì visin ala nosc’tra mam

che l’é el nosc’t punto da riferiment…

el nosc’t punto d’incontro ...

el perno dela nosc’tra cà ..!

E amò una volta tüc’ insema a podom dìigh

“Bon complean” ala nosc’tra brava mam ..!

 

I novant’anni della Mamma

(Tenero, 20 luglio 2011)

 

Ed é arrivato il giorno che sembrava tanto lontano ...

il giorno del tuo compleanno ...

quello in cui tu compi novant’anni ..!

E noi siam qui tutti presenti per festeggiare con te ..!

Siamo qui come tutti i giorni vicini alla nostra mamma

che é il nostro punto di riferimento ...

il nostro punto d’incontro ...

il perno della nostra casa ..!

E ancora una volta tutti assieme possiamo dire

“Buon Compleanno” alla nostra cara mamma ..!

 

 

 

 

 

Una dedica particolàar ala compagnia da teatro

del “Graz” da Tener

 

Un copion in di man

e la vöia mata da métes adré a sc’tüdiàa.

Quanti siràad da prööv sü e giò dal palco ...

denta e föra da port e parèet fint ..!

Tüt per presentàs con un nom mia tò

e métes ni pagn da quaidün d’altro che ti mai cognosüüd ...

Tüt per cercàa da fàa divertìi el tò püblich ...

ma da divertit anca ti insema ai altri ...

Fàa in manera da pasàa una sirada diferenta …

senza pretées ... senza pensée ...

Sc’coltàa el bat del tò cöör ...

riüscìi a met da part i gabol del tran tran dela vita da tüc’ i di

in mez al bat di man dela gent

che in chel moment l’é tüt per ti ..!

 

Una dedica particolare alla compagnia di teatro

del “Grappolo” di Tenero

 

Un copione tra le mani

e la voglia matta di mettersi a studiare ...

Quante serate di prova su e giù dal palcoscenico

dentro e fuori da finte porte e pareti ..!

Il tutto per presentarti con un nome non tuo

e mettersi nei panni di qualcun altro che non hai mai conosciuto ...

Tutto per cercare di far divertire il tuo pubblico ...

ma di divertire anche te assieme agli altri ...

Far si di passare una serata differente ...

senza pretese ... senza pensieri ...

Ascoltare il battito del tuo cuore ...

riuscire a mettere in disparte i problemi del vivere quotidiano

in mezzo agli appausi della gente

che in quel momento sono tutti per te ..!

 

 

 

 

El Don Aurelio Pianca... un prevet... un amìis...

(pubblicada sül libro “Il prete uomo” Cresciano, 17 aprile 2009)

 

L’ültim fegn l’era già sc’tai metüüd in sc’tala

e in mez ai filàar dela vigna i avic’ content i volava ...

El colòor di föi nel bosc’ch ormai u sc’biadiva

e l’üga dolza l’era già in man a chi che la catava ...

L’era el mées da setembro del 1955 ...

A Crescian da regola a ghera mai sc’tai bordeleri

ma chel dì lì in paées a sé sentüüd d’improvìis un grand fracaseri ...

L’era un rumòor che u rivava da disc’tand ...

che u rimbombava in mez ai sc’trec’

e che l’é riüscìid a tiràa föra la gent da sota ai téc’...

Tüc’ i sa guardava in gìir ... curiòos da savée ...

e i sé trovàad davanti vün tüt vesc’tìid da negro...

a caval d’un motoròn ... e ià cominciàad sül seri a domandàs :

ma chi che u sarà mai chel fracasòn ..?

Lüü, chel tüt vesc’tìid da negro, la fai finta da gnent ...

Con calma u sé fermàad e in gìir u sé guardàat ...

pöö, con la sò simpatica ghignadela,

tüta la gent che a ghera in piaza la salüdàat ...

Eco ... davanti a lüü a ghé la sò gesa növa ... la sò cà növa ...

L’era rivàad nel paées indoa u la guidàat el Signòor ...

nel sìit indoa, per quasi tüta la vita,

la pöö lavoràat con tanto amòor.

Chi la pasàat una vita lunga ... una vita piena...

ma chi la podüüt viv in modo san

e sempro con el cöör in man ...

Forse una quai volta la dovüüt tiràa föra anche i “artigli” ...

ma l’é servìit per iütàa tüt el paées ...

l’é servìit a iütàa tanta gent... tanti famigli...

U ghera una grand pasion per i avic’...

per i piant da früta e per la natüra tüta...

Senza pretend mai gnent la sempro iütàad tüta la gent...

dato che per lüü iera tüc’ in sc’tes...

sia che iera amìis... sia che iera   parent...

 

Il Don Aurelio Pianca... un prete... un amico...

 

L’ultimo fieno era già stato messo nella stalla

e in mezzo ai filari della vite le api felici volavano ...

Il colore delle foglie nel bosco oramai sbiadiva

e la dolce uva era già nelle mani di chi la coglieva...

Era il mese di settembre del 1955...

A Cresciano di regola non c’era mai molto chiasso

ma quel giorno in paese

si é sentito d’improvviso un gran “fracasso”...

Era un rumore che arrivava da lontano ...

che rimbombava tra le viuzze

e che é riuscito a far uscire la gente di casa ...

a farle uscire tutte...

Tutti si guardavano attorno ... curiosi di sapere ...

e si son trovati davanti un uomo tutto vestito di scuro ...

a cavallo di una gran “motorone”...

ed hanno inziato sul serio a chedere :

ma chi sarà mai quel “fracassone” ..?

Lui, quello tutto vestito di scuro, ha fatto finta di nulla ...

con calma si é fermato ed in giro ha guardato...

poi, con la sua simpatica risata,

tutta la gente che c’era in piazza ha salutato ...

Ecco ... davanti a lui c’é la sua nuova chiesa... la sua nuova casa ...

Era arrivato nel paese dove lo ha guidato il Signore ...

nel luogo dove, per quasi tutta la vita,

ha poi lavorato con tanto amore...

Qui ha trascorso una vita lunga una vita piena ...

ma qui ha potuto vivere in modo sano

e sempre con il cuore in mano ...

Forse una qualche volta ha dovuto estrarre anche gli “artigli”

ma é servito per aiutare tutto il paese ...

é servito ad aiutare tanta gente ... tante famiglie ...

Aveva una grande passione per le api...

per gli alberi da frutta e per la natura tutta ...

Senza pretendere mai niente ha sempre aiutato tutta la gente ...

dato che per lui erano tutti uguali sia che era un amico ...

sia che era un parente...

 

 

 

 

 

La Sira ... la nosc’tra “Signorina Maestra”..!

 

L’era la matina del lünedi 14 setembro del 1953,

l’é vera che magari i mé ricordi ades ié un pò sc’focàad ...

ma a ghé pasàad quasi sesant’an ... e iè sc’tori tanto lontan ..!

Incöö però a vöri nàa a sg’garbàa un pò püsèe nela memoria

e alora a ma somea da rivedèe la nosc’tra “Signorina Maestra”...

bela ... granda ... seria ... con sü el sò sc’cosàa ...

in pée davanti ala sc’crivania a sc’peciàa da cominciàa ..!

E nüm a serom li ... pinit pinit ... tüc’ tiràad insema ...

ognün al so posc’t ... setàad giò e ben composc’t ..!

Insema a mi a ghera el Lele ... l’Ugo ... el Ferdi ...

e pöö a ghera la Gabi ... la Rosanna ... la Monica ... e tanti altri ..!

Eh si ... a serom in tanti ... quasi una trentena da fiöö ...

tüc’ nasüüd e cresüüd a Tener ...

tüc’ li ... in un cito cito total a sc’peciàa i so paròl ..!

E anca nüm a gherom sü tüc’ el sc’tes sc’cosarin sc’cüür ...

Tüc’ li per la prima volta pront a dovée dipend da lée ...

dala Sira ... la nosc’tra “Signorina Maestra” ..!

Tre fil da tavolit ben metüüd ...

ognün con già sü pront un quaderno a rìigh ...

un lapis ... la goma ... la sc’catola di colòor ..!

Per nüm la cominciava una növa aventüra ... granda ...

e che per tüta la nosc’tra vita la sarà importanta ..!

Per lèe invece u nava in avanti normalment el sò lavòor ...

e la continuava a insegnàa con l’abitüdin e con el cöör ..!

L’era già un quai an che lal faseva ... e l’era mai sc’traca ...

e pensàa che da fiöö a ga ne pasàad sota da sicüür una sc’fraca ..!

E anca dopo da nüm per tanti an la sc’toria la continuerà ...

fin quando l’età dela pension anche per lèe l’é rivada scià ..!

E i an ié pasàad ... ades a sem nel 2012 ...l’età l’é volada via per tüc’ ...

ma la nosc’tra “Signorina Maestra” l’é resc’tada quasi uguala ...

e a chi che ghé capitàad d’amò incontrala ...

i sé ritrovàad davanti da sicüür la sc’tesa persona ...

chela la ma insegnàad a lèeg’ ... a sc’crìiv ... a cres ...

chela che la ma ciapàad in man quando a serom picoi

e la ma tiràad grand in tanti ... tüta gent che incöö,

in ocasion che lèe la compis i cent’an,

da sicüür la vöör dìigh e augüràagh :

Cara “Signorina Maestra” ...

Grazie da tüt e Bon Complean ..!

 

La Sira ... la nostra “Signorina Maestra”..!

 

Era il mattino di lunedi 14 settembre 1953,

é vero che magari i miei ricordi adesso sono un pò sfocati ...

ma son passati quasi sessant’anni ... e sono storie molto lontane ..!

Oggi però vorrei scavare un pò di più nella memoria

e allora mi sembra di rivedere la nostra “Signorina Maestra” ...

bella ... grande ... seria ... con addosso il suo grembiule ...

in piedi davanti alla scrivania ad aspettare di cominciare ..!

E noi eravamo li ... piccoli piccoli ... mogi mogi ...

ognuno al proprio posto ... seduti e ben composti ..!

Assieme a me c’era il Lele ... l’Ugo ... il Ferdi ... e poi c’era la Gabi ...

la Rosanna ... la Monica ... e tanti altri ..!

Eh si ... eravamo in molti ... quasi una trentina di ragazzi ...

tutti nati e cresciuti a Tenero ...

tutti li ... in un silenzio totale ... ad aspettar le sue parole ..!

Ed anche noi avevamo tutti lo stesso grembiulino scuro ...

Tutti li per la prima volta pronti a dover dipendere da lei ...

dalla Sira ... la nostra “Signorina Maestra” ..!

Tre file di tavolini ben messi ...

ognuno con già pronti un quaderno a righe ... una matita ...

la gomma ... la scatola dei colori ..!

Per noi cominciava una nuova avventura ... grande ...

e che per tutta la nostra vita sarà importante ..!

Per lei invece ricominciava normalmente il suo lavoro ...

e continuava ad insegnare con l’abitudine e con il cuore ..!

Erano già molti anni che lo faceva ... non era mai stanca ...

e pensare che di allievi ne ha avuto a bizzeffe ..!

E anche dopo di noi per molti anni la storia continuerà ...

fin quando l’età della pensione anche per lei arriverà ..!

E gli anni son passati ... ora siamo nel 2012 ...

l’età é volata via per tutti ...

ma la nostra “Signorina Maestra” é rimasta quasi uguale ...

e a chi é capitato di ancora incontrarla ...

si é ritrovato davanti la stessa persona ...

quella che ci ha insegnato a leggere ... a scrivere ... a crescere ...

quella che ci ha preso tra le mani quando eravamo piccoli

e ci ha cresciuti in tanti ...

tutta gente che oggi,

in occasione del compimento del suo centesimo anno,

sicuramente vogliono dirgli e augurargli :

Cara “Signorina Maestra” ...

Grazie di tutto e Buon Compleanno ..!

 

 

 

 

Un ogiada da sòo

Dedicada al mé amìis Dionîis Tonaz

compagn da sc’tanza ala Clinica S.Chiara da Locarno,

19/22 otober 2012

 

Nela vita u po’ capita da trovas in un moment particolàar

magari mia tanto alegher,

indoa i notizi che ta riva ados ié pitosc’t negher …

L’è a sée però che ga sia in gìir

una ogiada da sòo e tüt u po’ cambia …

e quindi riüscìi a ritrovas quasi content

anca se el mond l’era adré a crodat ados in chel moment …

Propi inscì …

un ogiada da sòo che se ti ga pensi un atim

ti podi anca ciamala per nom …

La mè ogiada da sòo la sa ciama Dionìis

compagn da sc’tanza per poch temp

a sée però per cognoses un po’ püsée, a sée per sc’timal …

Un om d’òor , un om in gamba , bon come un toch da pan

anca lüu quasi content da sc’tàa li insema a mi per forza

in man a bravi dotòor e infermée in una sc’tanza d’osc’pedàa

indoa in bof però tra tüc’ düü em casciàad via la malinconia

L’è per chel che ala mé ogiada da sòo, che sa ciama Dionìis,

mi a podi dìgh, inscì, senza pretées :

grazie caro amìis … grazie Dionìis …

 

Un raggio di sole

Dedicata al caro amico Dionigi Tonazzi

compagno di camera alla Clinica S.Chiara di Locarno,

19/22 ottobre 2012

 

Nella vita ti può capitare di ritrovarti in un momento particolare

magari poco allegro e alquanto grave,

dove le notizie che ti crollano addosso sono alquanto scure .

E’ sufficiente però che ci sia attorno un raggio di sole

e tutto può cambiare …

e quindi riuscire a ritrovarti quasi contento

anche se il mondo stava per crollarti addosso in quel momento …

Proprio così …

un raggio di sole che se ci pensi un attimo

puoi addirittura chiamarlo per nome.

Il mio raggio di sole si chiama : Dionisio …

compagno di camera per poco tempo …

sufficiente però per conoscerci di più, abbastanza per stimarlo …

Un uomo d’oro,un uomo in gamba,

buono come un pezzo di pane

anche lui quasi felice di rimanere lì per forza assieme a me

nelle mani di bravi dottori e infermieri

in una camera d’ospedale

dove in un attimo però ambedue

abbiamo scacciato via la malinconia .

E’ per quello che al mio raggio di sole, che si chiama Dionisio,

io posso dire, così, senza pretese :

grazie caro amico … grazie Dionisio …

 

 

 

 

I setantan del Vittorino

Mergoscia, 26 gennaio 2013

 

Adasi adasi anca per el Vittorino i sa taca là i an

ma intant lüü u viagia amò volentera süi sò montagn …

Alora nüm em pensàa da regalàa

un bon per podée volàa …

Va tranquil … vola nel ciel …

riva sü süi tò montagn …

intant nüm a ta disom

bon complean …

 

 

I settantanni del Vittorino

Mergoscia, 26 gennaio 2013

 

Piano piano anche per il Vittorino si aggiungono gli anni

mentre lui cammina ancora volentieri sulle sue montagne …

Allora noi abbiamo pensato di regalargli

un buono per poter volare …

Vai tranquillo … vola nel cielo …

arriva sulle tue montagne …

mentre noi ti diciamo e auguriamo

buon compleanno …

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